AVENGERS: ENDGAME

Avengers: EndGame
Dopo 11 anni è finito il primo ciclo del Marvel Cinematic Universe (fase 3).Si Conclude una storia, anzi La storia di Tony Stark (Ironman), Steve Rogers (Capitan America) e i primi vendicatori.
La recensione sarà divisa in due parti una senza spoiler e una spoiler free.
Il film riesce nel suo obiettivo? Si, SI e ancora si. La Storia di questi eroi riprende subito dopo gli eventi di Avengers Infinity War dove gli eroi avevano preso una sonora batosta da parte del cattivo Thanos che era riuscito a collezionare le gemme dell’infinito ed ad incastonarle nel suo Guanto dell’infinito schioccando le dita e uccidendo metà delle forme di vita dell’universo. EndGame è spettacolare, la prima parte più sottotono in realtà ha una forte introspezione dei personaggi (e ve ne parla uno che la cosa che amava di più degli eroi è la consapevolezza che siano fragili come noi comuni uomini): se il film precedente era il film di Thanos questo è il film degli Avengers. Osserviamo aspetti degli eroi che non avevamo mai conosciuto: questa fragilità, dovuta all’insuccesso conseguito nel film precedente, incita l’immedesimazione a noi persone comuni che siamo limitate nella vita di tutti i giorni a svolgere solo il nostro lavoro (studio) permettendoci di viaggiare con la fantasia e insegnandoci che con il sacrificio tutto è possibile. Il film funziona, presenta qualche buco di sceneggiatura anzi in realtà si tratta di vere e proprie omissioni e paradossi che, alla prima visione, stavano per rovinarmi il film, tuttavia il trailer uscito il 6 Maggio 2019 di Spiderman far from home ha chiarito o meglio ha confermato le mie affermazioni.
Il film suscita grandi emozioni e le sue 3 ore scorrono lisce e velocissime.
SPOILER FREE
continuare solo se si ha visto il film

Il film ricomincia subito dopo lo schiocco di Thanos, e abbiamo un bellissimo monologo di Tony che ci introduce le sue preoccupazioni sul suo futuro e la relazione con l’amata Pepper Potts. Captain Marvel lo troverà e salverà. I minuti successivi introducono la teoria che avevo ipotizzato unendone varie sulla trama (realizzare un nuovo guanto dell’infinito sacrificio di Tony per usare tale guanto e permanenza nel passato di Cap.) ma mai mi sarei aspettato la decapitazione di Thanos in meno di 10 minuti.
Passano 5 anni prima dell’inizio del piano (grazie ad Antman) ed è bellissimo vedere come tutti abbiano provato ad andare avanti fallendo, uno di questi è Tony che è riuscito a costruirsi una famiglia… ma ha perso il suo primo vero figlio Peter Parker.
L’introduzione ai viaggi temporali è interessante e lo scontro finale seppur largamente prevedibile è molto bello tuttavia vorrei soffermarmi, non tanto sul sacrificio di Tony (dopo il suo abbraccio con Peter e i “resuscitati” dallo schiocco entrati in scena in un modo spettacolare) ma su i “buchi di trama/sceneggiatura”. Nel film viene spiegato chiaramente che se si è in A si viaggia nel passato in B bisogna per forza che la sequenza non intacchi le dimensioni creando nuove linee temporali, tuttavia ciò avviene per ben 3 volte; con la morte di Thanos pre infinity war (che quindi non avrebbe potuto più schioccare le dita), Nebula che uccide se stessa e la fuga di Loki dalla Terra, per non parlare del fatto che Nebula del passato sapesse perfettamente come usare la macchina del regno quantico. In pratica a fine film ci sono due dimensioni in una, in cui non ci sono le gemme dell’infinito e una in cui vi sono loro: mancano Thanos, Nebula e invece Loki è vivo. Avrei gradito una maggiore attenzione non tanto su questi aspetti, che serviranno per nuovi film, come ci ha spiegato Far From Home, quanto una maggiore consapevolezza da parte dei personaggi stessi nelle loro azioni. Thor il dio del tuono, mi sarebbe piaciuto rivederlo come deus ex machina dopo la forte crisi emotiva di inizio film (forse accadrà in Guardiani della galassia 3) e Hulk avrei voluto vederlo menare le mani come solo lui sa fare anche se ha avuto un ruolo chiave in questo film. Niente scena post credit che può essere un bene o un male tuttavia le firme dei 6 Avengers originali sono ben gradite e soprattutto occhio di falco è un grande eroe. Tributo a Stark finale che batte il martello nella caverna del primissimo Ironman rendendo il tutto “Ineluttabile”.
Io… Sono… Ironman” *Snap*




A Cura di Gabriel Campati, Francesco Di Pietro e Manuel Diofebi

Commenti

Post popolari in questo blog

Biblioteca

#passionieinteressi