NOI, I RAGAZZI DELLO ZOO DI BERLINO


Recensione: Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino (film) 
di Sharon Hopwood 


Vi siete mai chiesti perchè molti ragazzi della nostra età cominciano a drogarsi e si rovinano la loro vita o il loro futuro? 
Ecco il film della vera storia di Christiane Vera Felscherinow. Diretto da Uli Edel nel 1981. 
Christiane vive con sua madre divorziata dal padre, nel quartiere dormitorio di Gropiusstadt a Berlino, la situazione peggiora dopo la decisione di sua sorella di andare a vivere con il padre e anche per sua madre che frequenta un tale Klaus. La sua amica Kessie la porta al "Sound", la discoteca più grande dove conosce coetanei impara da loro a fumare e prendere I'L.S.D. Al "Sound" incontra Detlef, un ragazzo gentile e premuroso (di cui s'innamora) con i suoi amici Axel e Bernd. La sua compagna, Kessi, la abbandona per colpa di sua madre che le proibisce di frequentarla. Dopo l'abbandono della sua amica Kessi, lei continua a frequentare Detlef e i suoi amici perchè si sente sola. Un giorno viene a scoprire che Detlef e i suoi amici assumono della droga, in particolare l'eroina. Durante un concerto berlinese di David Bowie conosce una ragazza di nome Babsi. Alla fine del concerto, vede Detlef con un altra ragazza e quindi decide di provare anche lei a sniffare un po’ di eroina. Il giorno del suo quattordicesimo compleanno Christiane ospita a casa sua Babsi anche lei caduta nel mondo della droga. Una notte, Christiane decide di passarla con Detlef, lui le spiega che per procurarsi la droga si prostituiscono nei pressi della Bahnhof Zoo, alla stazione. Da quel giorno in poi passa delle notti a casa di Axel, dormendo insieme e avendo rapporti sessuali con Detlef. Quando le arriva la prima crisi di astinenza non ha soldi per procurarsi le dosi quindi si prostituisce per la prima volta, masturbando un uomo per cento marchi. La madre di Christiane si accorge che la ragazza è una tossicodipendente e decide di occuparsi di lei e di Detlef, chiudendoli in una stanza per alcuni giorni e facendoli disintossicare a vicenda. 
Il film fa anche vedere scene crude mentre sono nella stanza. Cominciano a dare i numeri e tentano un altra volta di sniffare eroina ma falliscono. Alla fine riescono a disintossicarsi. 
Il periodo da persone "pulite" dura poco. I due ragazzi tornano alla stazione e ricadono nella droga e nella prostituzione per procurarsela. Tornati a casa di Axel, i due ragazzi trovano il loro amico morto di overdose. Si disperano e iniziano a litigare. Christiane vende tutti i suoi dischi e torna a prostituirsi. Detlef va a vivere con un cliente facoltoso innamorato di lui e Christiane decide di seguirlo. Una notte quando scopre che il ragazzo sioffre completamente al cliente, scappa tornando alla Bahnhof Zoo per cercare Babsi e cercare di disintossicarsi. Lei però vede su un giornale che la sua amica è morta per overdose. Disperata, decide di suicidarsi con la stessa modalità ma non ci riesce. Nell'Epilogo dice che sua madre la porta in campagna nei pressi di Amburgo per seguire un anno di terapia disintossicante. 

Christiane Vera Felscherinow è anche la scrittrice del libro. Entrambi ci insegnano come nella sua epoca e ancora oggi molti giovani si distruggono la loro vita. Magari, solamente provando, pensando che forse si possono controllare, ma poi anche provando solamente una volta non riesci più ad uscirne. Il film fa vedere come Christiane non riusciva a rapportarsi con sua madre a causa delle condizioni della famiglia. Anche quando ci si sente soli, si può cadere in questo buco nero dove nessuno ti aiuta ad uscirne e continua a risucchiarti dentro. 
Sharon Hopwood 

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